Come dev’essere la raccolta dati di produzione ?
Semplice e rapida!
Le operazioni che l’addetto in produzione deve eseguire per effettuare le proprie dichiarazioni devono essere semplici, intuitive e veloci.
Questa è la chiave per avere un null efficiente e funzionale, e il risultato si ottiene solamente affidandosi a professionisti del settore.
Ogni azienda con reparti produttivi possiede proprie e specifiche peculiarità, che vanno analizzate in dettaglio per sviluppare un opportuno sistema interattivo a bordo dei null di raccolta dati.
I null sono il vero strumento della raccolta, mezzi d’interfaccia e di passaggio tra operatore, macchina e il software di gestione.
Essi devono essere meccanicamente robusti, dotati di ampio schermo con contrasto e leggibilità anche in condizioni scarse di illuminazione, facilitando la lettura di risposte, segnalazioni di errori, messaggi, o domande poste dal sistema all’operatore; deve essere equipaggiato con una tastiera di semplice utilizzo e buona robustezza; non dimentichiamo che questi strumenti saranno installati in ambienti spesso sporchi o polverosi, verranno utilizzati con guanti o mani sporche di oli, grasso e altri materiali. Inoltre dovranno essere equipaggiati di lettori barcode (scanner) e dotati della possibilità di acquisire segnali digitali da macchine, e capaci di inviare segnali in uscita (allarmi, controlli, ecc.).
I segnali macchina possono essere impulsi in tensione, interpretabili come contapezzi, contacolpi o contametri generati dai PLC, oppure livelli elettrici rappresentanti stati macchina (accesa, spenta, in produzione, in fermo, ecc.) oppure ancora segnali d’errore o di guasto, o di causale di fermo.
In certi casi di macchine vecchie o non predisposte all’origine, possono essere installati specifici raccolta dati produzione, oppure elettrificati eventuali sensori meccanici esistenti, in collaborazione con i tecnici dell’Azienda cliente.
In conclusione, la raccolta dati va studiata e cucita intorno alle esigenze produttive cercando di rispettare le abitudini ed impostazioni lavorative degli addetti in produzione; questo è possibile solo se il fornitore, ed il tipo di sistema hardware / software che propone, è sufficientemente flessibile e parametrizzabile per risultare in grado di adeguarsi alle condizioni del cliente, senza imporre delle scelte predefinite o vincolanti, durante il progetto e l’implementazione dell’impianto.
Il fornitore deve quindi essere partner con il cliente nel progetto, flessibile e altamente preparato.
Artech, per i riconoscimenti ricevuti da terzi e da clienti, possiede queste qualità.